Car and Friends

Valerio Berruti
Marco Tullio Giordana

Tutto quello che non dovete sapere sulle auto

La strana storia della Gran Torino di Starsky e Hutch che doveva essere una Camaro

Starsky e Hutch, basta la parola. Una serie tv degli anni Settanta (in onda sulla ABC dal 30 aprile 1975 al 15 maggio 1979 e in Italia su Rai2 da marzo ’79 a luglio ’84), forse la più famosa, la più emozionante che inchiodava alla poltrona, il giorno stabilito e all’orario stabilito (il giovedì alle 20.40). Niente registrazioni, nessuna possibilità di rivedere una puntata persa.ù

Come dimenticare quella sigla funky che apriva ogni telefilm? Oppure il cardigan di Starsky che oggi non porterebbe nessuno ma che allora piaceva tanto. Quello che ci colpiva e che tutti ricordano di quella strana coppia di sbirri, interpretati da Paul Michael Glaser e David Soul, era però la loro macchinona sportiva rossa con la striscia bianca sul cofano che gli americani soprannominarono “Striped Tomato”, il pomodoro con le strisce.

Guidata come mai si dovrebbe, con tutte le scorrettezze possibili e immaginabili: dalla partenza con sgommata alle derapate in curva, fino alle corse infinite per la città. Un’auto che puntata dopo puntata era diventata il simbolo di quegli anni. Una sportiva che tutti, dopo aver visto Starsky e Hutch, avrebbero voluto guidare. Anzi correrci. Si chiamava Ford Gran Torino e una discreta parte del suo successo lo deve indubbiamente a quella serie televisiva e alla bravura dei due attori. Una fortuna doppia per la Ford.

Perché doppia? Forse molti lo sanno ma quella Gran Torino non era la prima scelta della produzione ABC. Insomma, non era l’auto che avrebbero voluto che ra invece una vera muscle car, molto più adatta, dicevano, alle personalità di quei poliziotti. Per questo avevano deciso per una Chevrolet Camaro. Purtroppo (o per fortuna secondo altri) non se ne fece nulla perché la Chevrolet non ne aveva a sufficienza da offrire al produttore Aaron Spelling che, calcolando incidenti, stile di guida e tutto il resto, aveva bisogno di un certo numero di macchine.

Così dovettero rivolgersi alla Ford che ebbe la grande intuizione di provare a dare visibilità ad una delle auto che avevano ancora in produzione, la Torino, per l’appunto, introdotta nel 1968 per sostituire la Fairlane, la cui versione GT nel 1972 viene battezzata “Gran Torino”. Quella scelta per le rocambolesche avventure di Starsky e Hutch mentre la versione Sport di colore verde è quella utilizzata da Clint Eastwood nell’omonimo film del 2008.

Tornando a Starsky e Hutch, si racconta che i protagonisti, almeno all’inizio non andavano proprio pazzi per quella vettura. Paul Glaser ha detto molte volte di odiare l’auto a causa della sua scarsa maneggevolezza (in effetto era lunga ben 5 metri) e sterzata mentre David Soul era piuttosto scontento perché i sedili erano troppo lucidi e senza forma e lui ne veniva costantemente gettato fuori. Lamentele senza alcun effetto, però, perché ormai la Gran Torino era diventata irrinunciabile visto il successo immediato di pubblico.

Altro fatto interessante è che prima di ogni puntata andava quasi sempre in onda uno spot Chevy o Dodge. Insomma, Chevrolet, nonostante nei telefilm ci fosse un prodotto Ford, erano diventata un grande sponsor di Starsky e Hutch. Ford, dal canto suo, realizzò ben 1.000 repliche di Gran Torino in edizione Starsky e Hutch per il mercato statunitense più altre 100 per i fan canadesi. E naturalmente consacrò definitivamente un modello che stavano tutti per dimenticare…