Car and Friends

Valerio Berruti
Marco Tullio Giordana

Tutto quello che non dovete sapere sulle auto

Viper, la supercar condannata all’oblio per colpa di un airbag

Il nome è di quelli che non ti scordi. E nemmeno la forma e la potenza. Impossibile dimenticare la Dodge Viper, supercar muscolosa, cofano lungo, motore V10 e fino a 600 Cv di potenza. L’americana che ha fatto girare la testa per un quarto di secolo (dal 1992 al 2017) e che poi è improvvisamente sparita dal mercato.

Era il 2017 quando la Viper ha scritto addio sul libretto della sua storia. Un’incredibile sparizione dovuta ad “problema burocratico”, se così vogliamo chiamarlo, insieme ad altro, naturalmente, come la concorrenza della Chevrolet Corvette e le vendite in calo dell’ultimo periodo. Motivi che segnato la fine di tanti altri modelli. Ma quello che qui ci interessa è invece quel “problema burocratico”.

La Viper, una delle supercar che metteva davvero a rischio l’incolumità del guidatore ha dovuto abbandonare la scena per l’impossibilità tecnica di integrare dispositivi di sicurezza obbligatori, di airbag a tendina. Una norma federale statunitense sulla sicurezza richiedeva, infatti, airbag laterali in ogni nuova vettura e nella supercar americana non c’era proprio lo spazio a meno di una costosa riprogettazione. Ma le vendite scendevano (negli ultimi anni non arrivavano nemmeno a 800 unità annue, toccando appena 585 nel 2017) e l’investimento, dunque, non aveva la benché minima giustificazione.

A dirlo in maniera decisa  e senza possibilità di opposizione fu proprio Sergio Marchionne, allora Ceo di Fiat Chrysler, gruppo del quale faceva parte la Dodge. La sua decisione cancellò la Viper dal mercato, lasciando per alcuni un ricordo di potenza ma anche di occasione sprecata. Chissà cosa sarebbe accaduto se avessero trovato il modo di inserire in qualche modo quell’airbag a tendina. Già, meglio restare nel dubbio e immaginare il nostro finale preferito…